Romanzo di Gabriele D'Annunzio, pubblicato nel 1910. L'amore di Isabella
Inghirani e di Paolo Tarsis si snoda in un'atmosfera ardente e torbida. Anche
Vana, sorella di Isabella, una volta pensava che Paolo l'amasse. Essa è
di temperamento mite; ma, quando si rende conto che tutta la sua vita s'è
consumata all'ombra d'un sogno che poi l'ha beffata, ha un moto di ribellione e
informa Paolo della relazione incestuosa della sorella con il fratello Aldo.
Esplode improvviso il dramma: Vana si uccide e Isabella diventa pazza.